Te la do io la TARES!

Il M5S di Loreto, per dar forza alla proposta sulla gestione dei rifiuti elaborata a livello provinciale, ha organizzato in questi ultimi mesi numerose iniziative che hanno ottenuto un favorevole riscontro da parte della cittadinanza.
I banchetti informativi allestiti nei week-end per le vie del centro hanno evidenziato una grande sensibilità dei cittadini di Loreto per le tematiche ambientali. Ciò ci ha dato la possibilità e la spinta per organizzare una raccolta firme ed un evento pubblico che si è svolto a metà gennaio e che ha registrato un'ottima affluenza, ennesimo ed evidente esempio di distanza tra politica (politici sarebbe più corretto) e comuni cittadini, i primi sempre più impegnati a non affrontare le grandi questioni che il presente ci impone ed i secondi sempre più informati e desiderosi di un futuro improntato sul rispetto dell'ambiente.
Troppo spesso la politica locale si limita ad affrontare aspetti marginali della questione come ad esempio scegliere tra il porta-a-porta o il sacchetto dotato di microchip e non si pone il problema di come poter produrre meno rifiuti e di che fine fanno poi effettivamente i materiali che i cittadini conferiscono nei cassonetti della differenziata.
Un efficiente sistema integrato dei rifiuti riesce a riciclare più del 90% dei materiali che diventano così nuovamente appetibili sotto il profilo economico e non vengono ammucchiati nelle discariche, un esempio su tutti è il centro di riciclo di Vedelago, virtuoso centro di riciclo del nord-est.
L'atto di indirizzo proposto e le firme raccolte sono poi state depositate presso l'ufficio
protocolli del nostro comune con la speranza che vengano presi in considerazione dai nostri attuali amministratori. Noi come semplice gruppo di cittadini abbiamo investito su questa iniziativa tutte le energie immaginabili ed anche quelle che non pensavamo di avere, ora aspettiamo che l'atto venga discusso da chi di dovere sperando che il nostro Sindaco venga ispirato dall'esempio di altre amministrazioni limitrofe, da ultima quella osimana, che hanno dato positivi segnali di apertura.
Quando l'idea che i rifiuti sono una grande risorsa sarà patrimonio della collettività, abomini come la TARES si paleseranno per quello che in realtà sono, tasse dal nome assurdo che a tutto servono meno che a ciò che dicono. 

Copia deposito raccolta firme




Volantino evento




Video evento gestione rifiuti 18/01/2014




Testo integrale atto di indirizzo



All’Ill.mo Sig. Sindaco
della Città di Loreto Paolo Nicoletti
e a tutti i componenti del Consiglio Comunale

OGGETTO: Proposta di deliberazione/Atto di Indirizzo sulla gestione dei Rifiuti.


l sottoscritti cittadini residenti nel Comune di Loreto a norma dell’art. 34 dello Statuto del Comune di Loreto

PREMESSO CHE

in natura il concetto di rifiuto non esiste, in quanto tutto ciò che termina il proprio ciclo di vita naturale viene assorbito dall’ambiente e rimesso in circolo;

l’Unione Europea, con la Direttiva 2008/98/CE, ha proposto un quadro giuridico volto a controllare tutto il ciclo dei rifiuti, dalla produzione allo smaltimento, ponendo l’accento sul recupero e il riciclo e definendo anche le misure di prevenzione da adottare prima che una sostanza, un materiale o un prodotto diventino un rifiuto;

per ottemperare alla citata Direttiva e favorire il recupero e il riciclo dei rifiuti, erano stati prefissati degli step di percentuali minime di raccolta differenziata da raggiungere, dove i Comuni che non la raggiungono pagano una penale consistente in una maggiorazione del costo dello smaltimento a discarica, che viene poi incluso nelle tariffe addebitate ai contribuenti;

CONSIDERATO CHE

con decreto direttoriale del 7 ottobre 2013, il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ha adottato il Programma Nazionale di Prevenzione dei Rifiuti, come previsto dalla Direttiva 2008/98/CE, che contiene, tra l’altro, l’obiettivo di definire la cornice della nuova tassa sui rifiuti prevista nella “service tax” e consentire l’applicazione di tariffe puntuali, ispirate al principio comunitario “chi inquina paga”, che i Comuni potranno scegliere in sostituzione della tassa attualmente applicata;

nei Comuni dove è stato avviato un percorso per la raccolta dei rifiuti “porta a porta spinto” si sono ottenuti notevoli incrementi delle percentuali di raccolta differenziata;
per incentivare i cittadini a raggiungere risultati eccellenti nella differenziazione dei rifiuti è necessario applicare una tariffazione puntuale, basata sul criterio “chi produce meno rifiuti e fa meglio la raccolta differenziata paga di meno”, con la quale molti Comuni hanno superato in pochi mesi le percentuali minime imposte dalla Direttiva comunitaria;


RITENUTO ALTRESI’ CHE
una corretta gestione del ciclo dei rifiuti porta alla conclusione che i rifiuti, concepiti come “materia prima secondaria”, possono non rappresentare più un problema e pertanto perseguire l’obiettivo “rifiuti zero” che, per quanto riguarda i rifiuti solidi urbani, non faccia ricorso a discariche o a incenerimento ma persegua il riciclo totale;

ai fini della ottimizzazione di un ciclo di rifiuti volto al riciclo spinto e recupero della materia prima secondaria, sia opportuno realizzare uno o più impianti a valenza provinciale per la selezione ed il trattamento della frazione secca dei rifiuti solidi urbani provenienti dalla raccolta differenziata, finalizzati alla valorizzazione e al riciclo totale dei materiali selezionati, compresa la produzione di materiali inerti per l’edilizia e materia prima secondaria per l’industria manifatturiera. Tale scelta consentirebbe di:
  • ottenere proventi dalla vendita dei materiali selezionati dai consorzi di riciclo;
  • ottenere proventi dalla vendita agli operatori economici dei materiali inerti prodotti;
  • ottenere proventi dalla vendita di materia prima secondaria alle industrie manifatturiere;
  • ottenere vantaggi in termini occupazionali, sia nella fase di trattamento della materia prima secondaria, sia per le nuove attività produttive che potranno sorgere per l’utilizzo di materiale da riciclo;
  • ottenere consistenti vantaggi per l’eliminazione dei costi di smaltimento rifiuti in discarica o a incenerimento;
  • ottenere consistenti vantaggi economici ed ambientali per la riduzione del trasporto dei rifiuti verso le discariche o gli inceneritori;
  • abbattere considerevolmente il costo della materia prima per le aziende, fornendo materia prima secondaria di qualità a prezzi ridotti, favorendo anche, in tal modo, azioni di sostegno allo sviluppo economico della nostra realtà locale;

RITENUTO CHE

i suddetti vantaggi economici consentirebbero la riduzione delle attuali tariffe del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, con evidenti benefici economici per i cittadini;


TUTTO CIO’ PREMESSO
IL CONSIGLIO COMUNALE

- impegna l’Amministrazione, per quanto di competenza, ad introdurre sistemi premianti e/o di agevolazione nelle tariffe comunali, per quei soggetti che adottino pratiche per la prevenzione e riduzione dei rifiuti all’origine quali, ad esempio, vendita di merci sfuse o con imballaggi biodegradabili;

- impegna altresì l’Amministrazione, per quanto di competenza. ad introdurre ed utilizzare criteri di tariffazione puntuale, ovvero basati sul criterio “chi produce meno rifiuti e fa meglio la raccolta differenziata paga di meno”, per il servizio della gestione e raccolta rifiuti sul territorio comunale;

- impegna il Sindaco e la Giunta a intervenire presso l’ ATA cui compete la pianificazione e la gestione del servizio e tutti gli altri organi competenti affinché vengano realizzati uno o più impianti di selezione, trattamento, riciclo e valorizzazione della frazione secca dei rifiuti in questione;

- esprime l’indirizzo che l’impianto o gli impianti da realizzare per il trattamento dei rifiuti secchi utilizzino le migliori tecnologie e tecniche, sia per la valorizzazione dei rifiuti differenziati sia per il trattamento del secco residuo, con l’obiettivo di ottenere il riciclo totale dei rifiuti ed il recupero totale della materia prima secondaria, escludendo la produzione di CDR, CSS, o di qualsiasi altro tipo di combustibile destinato ad incenerimento o combustione;

- esprime la disponibilità a individuare anche nel territorio del Comune di Loreto una eventuale area per l’insediamento di un impianto di selezione e trattamento, in grado di recuperare interamente la materia prima secondaria, come già realizzato in altre realtà in Italia;

- dà mandato ai propri rappresentanti nel Consiglio di Amministrazione dell'ATA o degli organismi giuridici che subentreranno ai Consorzi attualmente attivi, nonché dentro l’ATA, nel caso venga indetta una gara per individuare il socio privato per mantenere l’affidamento “in-house”, di specificare tra i requisiti che in nessun caso si potrà disporre della frazione secca dei rifiuti per produrre CDR, CSS, o qualsiasi altro tipo di combustibile destinato ad incenerimento o combustione e che il socio privato dovrà dimostrare di avere esperienza nel settore del riciclo totale dei rifiuti con tecniche non inquinanti o ritenute nocive alla salute;

- dà mandato ai propri rappresentanti nel Consiglio di Amministrazione dell'ATA, ovvero impegna il Sindaco e la Giunta ad intervenire presso la Provincia e presso l’ATA affinché l’eventuale prossimo bando di gara per l’assegnazione del servizio della raccolta e della gestione dei rifiuti del Comune di Loreto preveda, tra i suoi requisiti, l’obbligo di trattare i rifiuti secchi nell’impianto o negli impianti che verranno realizzati, con l’obiettivo di ridurre al minimo il conferimento a discarica, secondo le direttive europee e nazionali che prevedono il recupero della materia, e non contempli in nessun caso la possibilità di produrre CDR o CSS destinato ad incenerimento o combustione, anche se per impianti ubicati in altre Provincie o Regioni;

- impegna il Sindaco e la Giunta ad includere nella relazione previsionale programmatica gli indirizzi contenuti nel presente atto.