Apprendiamo da fonti stampa che il sindaco di Loreto Paolo Niccoletti e
l’ex sindaco nonché consigliere regionale Moreno Pieroni sarebbero stati
raggiunti da un informazione di garanzia in merito alla annosa
questione della incompatibilità tra le Otto industrie insalubri , 4 di I Classe e 4 di II classe , facenti capo al gruppo Ragaini ,
e l' adiacente centro abitativo di Loreto. Risulterebbero indagati
anche rappresentanti legali della ditta e un funzionario regionale.
Un altro scandalo giudiziario, dopo quello del biogas, si abbatte sulla
“tranquilla e virtuosa” regione Marche, partendo dalla tranquilla
Loreto, fino ad oggi sempre fuori dalle polemiche e dalle questioni più
spinose.
Finalmente, dopo 13 anni di inaccettabile silenzio, dopo i continui
esposti e le numerose denunce presentate da un gruppo di cittadini,
rimaste finora inascoltate, incominciano a delinearsi le prime possibili
responsabilità di burocrati, amministratori e big della politica
locale.
E’ incredibile che , su una problematica macroscopica ( “sotto l’occhio
di tutti” ) e che ha reso invivibile un intero quartiere della nostra
città, come quella dell' incompatibilità tra le citate aziende
insalubri e le abitazioni, le attività commerciali e i giardini pubblici
adiacenti, i cittadini abbiano dovuto attendere così tanti anni per
poter ricominciare a sperare di veder rispettati i loro diritti.
Fin dalla sua costituzione, il gruppo iscritti Movimento 5 Stelle di
Loreto ha iniziato ad occuparsi della questione portandola
all’attenzione dell’opinione pubblica e dei media grazie anche al
prezioso contributo dei cittadini promotori dell' esposto che hanno
fatto emergere le enormi criticità ambientali e soprattutto la
noncuranza delle normative vigenti.
Link: Comunicato n°5
Comunicato n°7 Reclusi in casa
Le notizie di oggi, se da un lato ci fanno esprimere soddisfazione,
dimostrando perlomeno un minimo di fondatezza di quanto abbiamo rilevato
e la serietà dei cittadini, costretti a difendersi dall’attacco al
territorio troppo spesso perpetrato con l'accondiscendenza di
politicanti sedicenti destri e sedicenti sinistri, finora sordi a
qualsiasi istanza, dall’altro, ci fanno provare amarezza, dal momento
che questa situazione poteva essere evitata se solo certi
amministratori avessero tenuto conto dei pareri, delle diffide e delle
osservazioni fatte pervenire dai cittadini in questi anni nelle sedi
competenti ed all’interno dei procedimenti normativi.
Continueremo a vigilare sulla situazione e ad informare i cittadini su
quanto sta accadendo, pronti a sostenere eventuali azioni procedurali
presso le competenti autorità civili e penali.
Siamo fiduciosi nell’operato della Magistratura e ci auguriamo che
questa breccia nella città del (troppo) silenzio e del “vogliamoci bene”
porti rapidamente alla piena chiarezza ed alla fine di disagi non più
tollerabili per i cittadini.