- Parola alla Procura - Comunicato n°8 2013

Apprendiamo da fonti stampa che il sindaco di Loreto Paolo Niccoletti e l’ex sindaco nonché consigliere regionale Moreno Pieroni sarebbero stati raggiunti da un informazione di garanzia in merito alla annosa questione della incompatibilità tra le Otto industrie insalubri , 4 di I Classe e 4 di II classe , facenti capo al gruppo Ragaini , e l' adiacente centro abitativo di Loreto. Risulterebbero indagati anche rappresentanti legali della ditta e un funzionario regionale.


Un altro scandalo giudiziario, dopo quello del biogas, si abbatte sulla “tranquilla e virtuosa” regione Marche, partendo dalla tranquilla Loreto, fino ad oggi sempre fuori dalle polemiche e dalle questioni più spinose.
Finalmente, dopo 13 anni di inaccettabile silenzio, dopo i continui esposti e le numerose denunce presentate da un gruppo di cittadini, rimaste finora inascoltate, incominciano a delinearsi le prime possibili responsabilità di burocrati, amministratori e big della politica locale.

E’ incredibile che , su una problematica macroscopica ( “sotto l’occhio di tutti” ) e che ha reso invivibile un intero quartiere della nostra città, come quella dell' incompatibilità  tra le citate aziende insalubri e le abitazioni, le attività commerciali e i giardini pubblici adiacenti, i cittadini abbiano dovuto attendere così tanti anni per poter ricominciare a sperare di veder rispettati i loro diritti.

Fin dalla sua costituzione, il gruppo iscritti Movimento 5 Stelle di Loreto ha iniziato ad occuparsi della questione portandola all’attenzione dell’opinione pubblica e dei media grazie anche al prezioso contributo dei cittadini promotori dell' esposto che hanno fatto emergere le enormi criticità ambientali e soprattutto la noncuranza delle normative vigenti.
Link: Comunicato n°5
Comunicato n°7 Reclusi in casa

Le notizie di oggi, se da un lato ci fanno esprimere soddisfazione, dimostrando perlomeno un minimo di fondatezza di quanto abbiamo rilevato e la serietà dei cittadini, costretti a difendersi dall’attacco al territorio troppo spesso perpetrato con l'accondiscendenza di politicanti sedicenti destri e sedicenti sinistri, finora sordi a qualsiasi istanza, dall’altro, ci fanno provare amarezza, dal momento che questa situazione poteva essere evitata se solo certi amministratori avessero tenuto conto dei pareri, delle diffide e delle osservazioni fatte pervenire dai cittadini in questi anni nelle sedi competenti ed all’interno dei procedimenti normativi.
Continueremo a vigilare sulla situazione e ad informare i cittadini su quanto sta accadendo, pronti a sostenere eventuali azioni procedurali presso le competenti autorità civili e penali.

Siamo fiduciosi nell’operato della Magistratura e ci auguriamo che questa breccia nella città del (troppo) silenzio e del “vogliamoci bene” porti rapidamente alla piena chiarezza ed alla fine di disagi non più tollerabili per i cittadini.