Comunicato n°4 2013


Negli ultimi mesi abbiamo inviato quattro comunicati alle maggiori testate giornalistiche locali, riguardanti l'attività e le iniziative del nostro gruppo, ma nessuno di essi è stato pubblicato se non dal solo quotidiano online "Vivere Osimo". A seguito di un mancato riscontro positivo il gruppo " iscritti al M5S di Loreto" si è interrogato sulle possibili motivazioni della mancata pubblicazione dei comunicati sopracitati.
Vista la nostra totale inesperienza in materia di stesura delle pagine dei giornali sia cartacei che in versione elettronica fruibili sul web, ci siamo chiesti se i formati adottati, o la lunghezza in termine di numero di parole scritte e formanti gli articoli stessi, possano averne in qualche modo compromesso l'inserimento, da parte delle redazioni competenti, nelle pagine dei rispettivi quotidiani. Proprio per fugare questi nostri amletici dubbi, abbiamo provveduto successivamente ad inoltrare una mail di richiesta di delucidazioni a riguardo, agli indirizzi presenti sulle loro homepages non ricevendo alla data odierna alcuna risposta. A questo punto la domanda sorge spontanea: " I nostri comunicati vengono ignorati per errori di stesura o vengono appositamente cestinati per motivazioni politiche? A noi sembra più plausibile la seconda ipotesi. Il problema è che le "battaglie" che stiamo portando avanti tra mille difficoltà e peripezie, non hanno né finalità politiche né possono essere assimilabili a colori di partito o di schieramento. Le nostre iniziative vanno nella direzione della tutela dei diritti della cittadinanza tutta, a prescindere dal credo politico, religioso o quant'altro, ed è proprio per questo che desideriamo ringraziare la redazione di "Vivere Osimo" per la cortese ed apprezzatissima disponibilità mostrataci, segno che questo giornale online ha colto in pieno lo spirito che anima le nostre iniziative. Di contro vorremmo fare una simbolica e benevola "tiratina d'orecchio" agli altri organi di stampa che purtroppo hanno invece dimostrato di essere ancora legati a schemi di subordinazione partitica, che allo stato attuale non hanno più modo di esistere perché in netto contrasto con gli interessi dei cittadini.